giovedì 29 ottobre 2009

Dog Whisperer - umiliamo i cani!


Approda anche in Italia la tanto discussa serie “Dog Whisperer “ in onda su Sky  NatGeo Wild . Il famoso esperto di comportamento canino,  Cesar Milan,  ha fatto del suo “talento” un business mondiale!. Con i suoi metodi  si dice abbia riabilitato esemplari con problemi comportamentali di varia natura riportandoli a vivere con serenità nelle loro famiglie.
Ma la stampa italiana e la comunità scientifica veterinaria disapprovano con rigore i metodi utilizzati da Cesar Milan  nella sua serie televisiva, al punto che l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari italiani chiede l’immediata sospensione del programma  poiché  diseducativo e contrario ai principi dell’educazione e del  corretto rapporto uomo-animale.  Le critiche ai metodi coercitivi applicati da Milan giungono anche dalla comunità scientifica statunitense, secondo cui con queste metodologie si  vanificano gli sforzi fatti nel campo della medicina del  comportamento  animale compiendo un inutile e deleterio passo verso il passato, addirittura di 20 anni. Quindi se è vero che la scienza ha raggiunto buoni risultati con metodi gentili di educazione o riabilitazione del cane , basati su premi e non su coercizione ci saranno delle ragioni fondate, allo scopo è utile leggere le ricerche condotte da una equipe americana capitanata dalla dott.ssa Meghan Herron e pubblicata sulla rivista scientifica Applied Animal Behaviour Science, laddove si mostra come una educazione coercitiva abbia conseguenze sull’equilibrio caratteriale dei cani, determinandone una maggiore aggressività.
Personalmente sono contraria alla violenza sui cani, anche se mossa dalla volontà di educare o di correggere comportamenti sgradevoli, tanto più chi fa dell’addestramento la propria attività professionale dovrebbe imparare a rispettare chi è comunque in una condizione  di inferiorità cognitiva. 
E' possibile partecipare alla petizione per la sospensione del programma compilando questo modulo ed inviandolo per posta ordinaria ai recapiti indicati.

mercoledì 28 ottobre 2009

Non mordere!




Se bastasse dire al proprio cane “ehi non mordere il mio bambino!” e lui con fare rassicurante ci rispondesse “ma dai certo che non lo mordo!”, avremmo risolto il problema del pericolo relazionale “cane-bambino”, ma non è così semplice. Parlare al nostro amato animale non è sufficiente, il cane non capisce realmente quello che noi gli diciamo. Dobbiamo sempre ricordare che “Fido” è mosso solo dai suoi istinti. Tuttavia esistono dei comportamenti e degli insegnamenti utili per avere una completa gestione dell’animale nella relazione bimbo-cane.
Ovviamente partiamo dal presupposto di avere un cane ben socializzato, allo scopo è utile incontrarsi con amici che hanno cani ben equilibrati per lasciare che Fido possa relazionarsi con i suoi simili. Molto utili sono le scuole di socializzazione organizzate dagli educatori cinofili, spesso anche comportamentalisti, che utilizzano cani che insegnano ai loro simili le “buone maniere”, i cani imparano sfruttando le competenze degli altri cosa è giusto e cosa è sbagliato. Questo è un percorso che andrebbe iniziato appena il cucciolo arriva a casa e possibilmente proseguito a lungo. Una volta lavorato su questo, il passo successivo sarà l’educazione. Non intendo solo i comandi base, vieni, resta, terra..ecc ma anche il lasciare gli oggetti presi in bocca quando gli viene ordinato. In buona sostanza un cane che vivrà in una “branco famiglia” dovrà essere educato a viverci nel rispetto di tutti e seguendo delle regole prestabilite. Seguire un buon corso di obbedienza è ancora una buona scelta.
Ma quali sono i comportamenti che i nostri figli non dovranno mettere in atto nel relazionarsi col proprio peloso? Sicuramente sono da evitare i giocattoli penzolanti sul muso del cane, dita striscianti o piedi sulla faccia, spintoni, azioni irritanti ed insistenti che possono concludersi con un aumento di irritabilità del cane e di conseguenza un morso!. Non dimentichiamoci che spesso se un cane morde è perché è stato istigato!. I bambini non dovranno vedere nel loro cane uno strumento da guerra, quindi non lo incoraggeranno ad aggredire le persone. Sono da evitare i giochi di inseguimento in cui si incita il cane al “prendimi”, magari correndo ed urlando con voce stridula, questo è un atteggiamento molto pericoloso perché risveglia nel cane l’istinto predatorio, il bambino diventa preda ed il cane cacciatore!. Infine mai avvicinarsi a Fido che dorme, fa la nanna o sta mangiucchiando il suo giocattolo preferito, alcuni cani possono essere molto possessivi. Ricordarsi in conclusione che alcune condizioni di stress del cane possono determinare un’aggressione ad esempio la paura o una malattia dolorosa. Spesso si sente dire che il proprio cane non farebbe mai del male a nessuno e questo è vero finché non avviene il contrario!.


martedì 27 ottobre 2009

Bimbi:come giocare col proprio cane


Quando i figli diventano più grandi si è spesso portati a sottovalutare i pericoli della convivenza con i nostri amati amici pelosi: questo è sbagliato. Dobbiamo ricordarci sempre che il 75%-85% degli incidenti in cui un animale “morde” avviene in casa. Spesso si dimentica che il cane, talmente tanto elevato a ruolo di membro della famiglia, è un animale e come tale regola le proprie azioni sulla base di istinti  spesso incomprensibili a noi “umani” e che alle volte trasformano un innocuo (almeno in apparenza) gioco in un grave incidente!.
Immaginiamo una scena comune: bambini che urlano e ridono rincorrendo il proprio animale. Qualcuno gli lancia un bastone, inizia il tira e molla, un altro gli tira la palla incitandolo a prenderla, un altro bimbo la intercetta e  scappa via mentre il cane lo insegue.  Scene normali ma pericolosissime. Questi giochi incoraggiano il cane a saltare, inseguire e anche mordere, in più  le urla, le corse rendono l’animale eccitatissimo con una conseguente e probabile perdita di controllo. Il cane si dimentica di non usare la bocca. Fondamentale è quindi conoscere quali sono le regole del gioco.


Una sola regola: le persone iniziano il gioco e le persone lo interrompono. Consentire al nostro amico di dare il via a un qualunque gioco gli trasmette l’idea che lui può avere il “controllo”. Nel “branco famiglia” però sono gli “umani” ad essere gerarchicamente superiori e a loro competono le decisioni!. Se il nostro peloso vuole giocare appoggiando la sua pallina sulle nostre gambe, noi sposteremo l’attenzione altrove. Gli ordineremo un comando, seduto, terra ecc…e solo dopo un po’, per premiarlo, gli lanceremo la sua pallina. Saremo sempre noi ad interrompere il gioco. Se sarà nostro figlio a giocare col cane, le regole saranno le stesse, in più ci sarà sempre un adulto a verificare che siano rispettate.
Non tutti i giochi sono consentiti. Il tiro alla corda, gli inseguimenti o i combattimenti sono tutte azioni di “forza” che possono concludersi con comportamenti spiacevoli. Un cucciolotto che mordicchia i nostri calzini o le dita dei piedi può sembrare carino, fa sorridere,  ma a quel cucciolo gli stiamo insegnando che mordere è un giusto comportamento e sarà difficile fargli cambiare idea da adulto.
Ci sono invece dei giochi che oltre ad avere un aspetto ludico sono anche didattici:
Nascondino: una persona prende un giocattolo e si nasconde. Un’altra trattiene il cane. Chi si è  nascosto chiama a sé il cane mentre l’altro lo incita a trovarlo. Quando il cane trova la persona che si è nascosta, questa gli lancia il giocattolo. Questo gioco incoraggia il cane a rispondere al “vieni” quando un membro della famiglia lo chiama.
Trova il bocconcino: Prendi delle tazze di plastica colorata non trasparenti e nascondi sotto una di esse un bocconcino. Lascia che il cane lo trovi. Più tazze si usano su un ampio spazio più il gioco si fa duro!
Sopra-sotto e attraverso: Costruisci un percorso usando delle tavolette basse, alte e creando dei tunnel usando dei tubi in pvc, dei libri, delle sedie o delle scatole di cartone con entrambe le estremità aperte, una specie di labirinto. Lascia che il cane segua il bambino passando sotto le tavolette (lasciale molto basse), sotto quelle alte (lasciandole alte abbastanza che il cane non possa saltare) e attraverso i tunnel. Posiziona anche degli hula hoops in modo che ci passi in mezzo.
Riporto: ottimo gioco, ma non lasciare che si trasformi in un tiro alla fune col giocattolo. 

giovedì 22 ottobre 2009

La sveglia cane

ovvero: come sfruttare la presenza del cane in casa a vostro vantaggio!


Quanti di noi combattono quotidianamente con la sveglia che suona, i figli da preparare, la colazione, il caffè…insomma la routine mattutina è davvero impegnativa  e alle 9.00 si è già stressati.  Se poi alla toelettatura ci si aggiunge anche il pupo che non collabora e non vuole svegliarsi, il marito che scappa di casa senza portare il cane a fare i suoi bisognini…viene davvero da scappare lontano!. 
Per  fortuna esiste una soluzione a tutto!. La mia, testata, riguarda la sveglia dello gnomo. Lui è restio, come il 99% dei bambini, ad aprire quegli occhietti al mattino, complice il fatto che la sera ha i suoi impegni e va a letto tardi, che durante la notte si sveglia per migrare nel nostro letto ecc ecc.. .  Ogni mattina scoppia la tragedia: pianti inconsolabili fino all’ingresso al nido!. Al risveglio mi guarda con fare nervoso di chi è stato disturbato nel  suo sonno super rem additandomi come la strega cattiva. Eppure ho sempre applicato metodi gentili, penombra, voce dolce, bacetti…carezze…gli sussurravo all’orecchio..”amore sveglia è tardi”. Niente, iniziava il pianto. 

Un giorno l’illuminazione. Chi è la persona a lui più vicina? Ovvio..il cane! Ed allora sfruttiamolo questo ammasso peloso di 50 kg che mangia crocchette a scrocco. Così l’ho promosso a sveglia-cane. Lui col suo fare “gentile da rottweiler” si è sentito ben fiero di avere l’onore di svegliare il principino ma soprattutto di saltare sul letto (solo le zampe davanti però). Così ha appoggiato il suo bel musone, un colpetto qui..una zampata là…una leccatina…e poi giù con le maniere dure…beh se non si sveglia! . Dopo l’ennesima capriola lo gnomo ha aperto gli occhi ed ha esclamato tutto felice “Alì…ciaoooo” , un abbraccio, una bacio e giù dal letto , la giornata inizia col sorriso.
Concludendo e cercando di conferire un po’ di serietà a questo articolo un po’ fuori dagli schemi, questo è l’esempio pratico di quanto un cane faccia bene ad un bambino, nei gesti quotidiani dal buongiorno alla buonanotte.

mercoledì 21 ottobre 2009

Piccoli padroni

Ecco un'iniziativa davvero meritevole di nota, il Comune di Bolsena organizza un corso per insegnare ai bambini come crescere e gestire un cane. Quante volte ci si lamenta che dopo aver ceduto alle pressioni dei figli di adottare un cucciolo questo viene poi sistematicamente "abbandonato" alle cure di mamma o papà. Sensibilizzare i bambini sull'argomento è fondamentale per far loro capire che crescere un cane è una grande responsabilità.  Il corso, appunto denominato "Piccoli Padroni", si svolgerà presso il centro cinofilo Agridog Sant'Arcangelo dal 28 ottobre. Tutti i dettagli sono presenti sul sito del centro. 




Fonte: Viterbo Oggi

Le razze canine per chi ha bambini


I bambini si sa adorano i cani, ma quali cani adorano i bambini?
Nessuno! se si lascia che il pupo torturi il cane liberamente! La regola numero uno quindi quando si decide di adottarne uno è: rispetto.
Ci sono sicuramente razze più indicate alle famiglie con bambini di altre, la priorità nella scelta è costituita da quelle  dal carattere amichevole, calmo e dal temperamento tollerante.
Sarebbe meglio evitare nelle razze “toy” i Chihuahua, lo Spitz tedesco e lo Yorkshire terrier che possono essere vittime dei giochi di bambini spericolati o semplicemente calpestati involontariamente date le loro ridotte dimensioni. Tra i cani di taglia grande il Labrador è quello sicuramente più indicato, sono invece da escludere razze "impegnative" quali Rottweiler, Doberman, Akitas, e Chow a meno che i genitori non siano già esperti di cani. A volte la misura della razza è importante perché seppur non aggressivo, un animale di taglia grande può fare del male ad un bambino semplicemente nel salutarlo con “gioia” al ritorno dall’asilo!.
Tra le razze consigliate ci sono:
• Pastore Australiano
• Beagle
• Border Collie
• Bovaro del Bernese
• Bichon Frise
• Boston Terrier
• Boxer
• Cocker Spaniel
• Bulldog Inglese
• Golden Retriever
• Labrador Retriever
• Norfolk Terrier
• Bobtail
• Barboncino
• Carlino
• Staffordshire Bull Terrier
• Wheaten Terrier
• Whippet


martedì 20 ottobre 2009

Cani randagi in adozione a Petrella Tifernina (CB)

Il tema del randagismo è uno di quegli argomenti che fanno tanto male alle persone sensibili, amanti o meno dei cani. 
Purtroppo in Italia c'è ancora tanto da fare e le campagne pubblicitarie a poco servono se rivolte a persone "malate" che trattano il loro cane come un oggetto superfluo. Tante volte si decide di adottare un cucciolo cedendo alle richieste dei propri bambini salvo poi rendersi conto delle difficoltà oggettive di crescerlo ed educarlo, l'ammasso peloso cresce, diventa ingombrante e bisogna sbarazzarsene. 
La situazione è oltremodo drammatica in molti paesi del Sud Italia dove pochi comuni possono fregiarsi del merito e dell'appellativo di "comuni civili" laddove la civiltà si misura anche dal grado di rispetto che si ha per gli animali: dando loro un tetto si raggiungono obiettivi diversi in termini di vivibilità dei luoghi comuni e di educazione sociale verso i giovani.
Fa onore l'iniziativa presa da un piccolo comune in provincia di Campobasso, Petrella Tifernina, che per incentivare l'adozione dei cani ospiti del proprio canile regala un bonus di 200 euro una tantum a chi ne farà richiesta. L'elenco dei cani "adottabili" è online. La speranza per questi cani è sicuramente di trovare una famiglia che sappia dar loro lo stesso amore di cui sono essi stessi capaci. La mia speranza è che il comune di Pietrella Tifernina abbia messo in essere tutte le misure utili a vigilare poi sulle reali condizioni in cui i cani vivranno. Si tratterà di assicurarsi che le ragioni che sono alla base della volontà di "salvare" un cane non siano quelle puramente economiche del bonus una tantum ma di un desiderio sincero di dare una nuova chance a chi ha già tanto sofferto.

mercoledì 14 ottobre 2009

Consigli per fare felice il tuo cane

Ricordati di premiare i comportamenti corretti, non ignorare il tuo cane quando è bravo, e sgridalo quando non lo è.


Non usare metodi di educazione violenta. I cani rispondono meglio con la gentilezza.


Socializzazione: ovvero fa che il cucciolo conosca quanti più ambienti diversi possibile. Mettilo in contatto con soggetti differenti, anziani, bambini, altri animali.


Periodicamente introducilo in ambienti nuovi, con suoni e rumori diversi. Fa  che frequenti delle classi di socializzazione, sono divertenti sia per te che per lui.



Attento al comportamento dei bambini piccoli. I cani hanno pazienza…ma quando la perdono non si limitano a dire “Ehi mi hai stressato vattene via!”


Iscriviti ad un corso di obbedienza e ricordati di esercitarti anche a casa.


Incoraggia il tuo cane a giocare trovando quello che più gli piace.


I cani dovrebbero fare esercizio quotidianamente. Molto meglio due uscite al giorno che una di tre ore nel fine settimana.


Allena il tuo cane al richiamo “Vieni” premiandolo ogni volta, così si abituerà a darti ascolto e si avvicinerà ogni volta felice perché saprà che riceverà una carezza o un bocconcino!

martedì 13 ottobre 2009

Ordinanza sui cani impegnativi

Posted by Picasa


Finalmente il testo della nuova ordinanza sui cani “impegnativi” è stato emanato. Non ci sono novità rilevanti, tranne l’abolizione della odiosa terminologia che definiva alcune razze  pericolose. Adesso si è provveduto ad eliminare i pregiudizi e le forme di razzismo verso certi e tutti i cani saranno considerati uguali.  
Per la prevenzione dei danni , oltre al buon senso quando si acquista un cane informandosi sulla razza ed educandolo con criterio, sono previsti i soliti metodi pratici ovvero l’utilizzo del guinzaglio sempre ed occasionalmente la museruola in caso di effettivo pericolo. 


La novità è nella istituzione di percorsi formativi per i proprietari dei cani allo scopo di ottenere il rilascio del patentino. Questi  percorsi sono organizzati dai Comuni congiuntamente con le Aziende Sanitarie Locali, in collaborazione con gli Ordini professionali dei Medici Veterinari, le Facoltà di Medicina Veterinaria, le Associazioni Veterinarie e le Associazioni di protezione degli animali.


Si tratta di percorsi formativi obbligatori solo per i cani considerati impegnativi. E’ cura del veterinario segnalare la presenza tra i propri assistiti di elementi potenzialmente “pericolosi”. La cosa spiacevole è che il costo grava sulle spalle dei proprietari dei cani.


In conclusione due considerazioni, speriamo di avere un compagno cane equilibrato e non troppo impegnativo e a cui non sia antipatico il veterinario!

sabato 10 ottobre 2009

Il cane e il neonato: consigli pratici per vivere con serenità tutta la famiglia

Dai libri letti sull’argomento e dalle innumerevoli fonti presenti su internet emergono delle semplici regole di educazione e comportamento che favoriscono un sereno incontro e una duratura alleanza tra il vostro pupo appena nato ed il vostro cane, ponendo come condizione irrinunciabile l’attenzione.

Assicurarsi che il cane sia ben addestrato. In altre parole il vostro cane vi da retta? Se gli ordinate un comando, seduto, terra o resta…lui obbedisce immediatamente? Se la risposta è si allora si è già a buon punto, in caso negativo bisogna avviare un percorso di educazione all’obbedienza da subito. Si può farlo da soli se si hanno le competenze o affidarsi ad esperti seri che vi affiancheranno in questo processo fondamentale.
L’importanza dell’obbedienza è presto spiegata. Immaginate di rientrare dall’ospedale col vostro piccolo, il cane non vi vede da qualche giorno, è eccitato e vuole saltarvi addosso…poterlo mettere seduto calmando immediatamente la sua euforia è fondamentale per evitare che voi e il pupo voliate ad un metro di distanza..almeno per chi possiede cani di una certa taglia.

Se il vostro cane dorme in camera con voi trovategli una cuccia appropriata, lontana dalle urla notturne ed irritanti di un bebè affamato. Questo trasferimento va fatto mesi prima e non il giorno in cui arriva il piccolo. Se il cane dorme sul divano FATELO scendere…i cani devono stare al loro posto, mai in situazioni di parità con il padrone, altrimenti si crea una situazione di uguaglianza deleteria!.

Il cane non dovrebbe accedere alla stanza del bambino né da solo né in vostra presenza.

Il cane non deve avvicinarsi al bambino senza la vostra supervisione.

Una volta nato il bimbo lasciare che il cane annusi un suo indumento sporco o da lui indossato e portato dall’ospedale.

Al rientro dall’ospedale la mamma dovrebbe entrare in casa per prima e senza il pargolo in modo da salutare il suo amico che non vede da qualche giorno.

Tenere il cane seduto quando arriva il neonato e lasciarlo avvicinare solo dopo che si è seduti chiamando a se il cane.

Le presentazioni non devono avvenire immediatamente o in modo brusco e frettoloso. Quando il cane si sarà calmato e dopo aver fatto tutte le feste alla padroncina si potrà presentargli il nuovo arrivato.

Lentamente ci si avvicinerà al cane avendo cura di osservare da vicino l’animale e le sue reazioni. Quando sarete certi che l’atteggiamento del cane è sotto controllo perché tranquillo lasciate pure che annusi il bambino mantenendo comunque una distanza di sicurezza.

Nei giorni seguenti il consiglio più comune è quello di premiare il cane in presenza del vostro bambino dandogli dei bocconcini e tante coccole quando i due sono nella stessa stanza. In questo modo il cane assocerà la presenza del bambino ad eventi piacevoli per lui.

In ogni caso la convivenza cani-bambini va vissuta con serenità. L’importante è soltanto osservare il comportamento del proprio cane, mettendo in essere quegli atteggiamenti di costante attenzione che evitano spiacevoli incidenti.

lunedì 5 ottobre 2009

Bambola gonfiabile per cani!



Il cane è un animale con un enorme appetito sessuale, a quanto pare  incontrollabile. Non so se vi è mai capitato che il vostro cagnolone rincorresse col testosterone alle stelle la povera malcapitata cagnetta. Altre volte, preso da pensieri pruriginosi,  ha allungato le zampe sul povero amico di giochi! Beh, non spaventatevi…al bando i sistemi drastici per frenare gli istinti incontrollabili quali la castrazione, tra l’altro davvero una pratica abominevole e contro natura..immaginatevi di farlo al vostro fidanzato un po’ “libertino”..mmm.., beh adesso un giovane designer francese, tale Clément Eloy, ha risolto il problema dando vita a  “Hotdoll”, una bambola gonfiabile..ovvero una cagnetta gonfiabile. Il simpatico “inventore” ha pensato di soddisfare due taglie….small e large…Hotdoll è disponibile in due colori…bianco e nero…non si sa mai che il vostro sia un cane razzista!! In pratica così nessuno rimarrà insoddisfatto!...Provare per credere!!! Avanti padroncini di cani….fatevi sotto….ehmmm non intendevo in quel senso!.
Giovanna

giovedì 1 ottobre 2009

Cani Pericolosi….

Si è detto che non esistono cani pericolosi e che l’appartenenza ad una certa razza non implica una propensione all’assassinio.

Si è ribadito in più ambiti che l’equilibrio “mentale” di un cane e quindi la sua non pericolosità dipende dal modo in cui è stato allevato, dal suo grado di socializzazione. E’ di fondamentale importanza favorire i contatti  umani e animali del cucciolo nel corso del suo primo anno di vita. L’errore più comune è chiudere un animale in casa o in giardino precludendogli ogni occasione di incontro.



Giocare con il proprio cane gli consente di “apprendere” alcuni comportamenti,  evitando tutte quelle attività che implicano simulazione di lotta, giochi di forza….mordicchiamenti degli arti eccetera. Tutti i cani, di ogni razza hanno il diritto di giocare, passeggiare e farsi accarezzare....eppure ciò non è vero!.


Un cane “pechinese” in un parco pubblico è un batuffolo peloso che attira le attenzioni di grandi e piccini, un Rottweiler  svuota le aree verdi o fa arrivare la polizia municipale!...


Il nostro cane non può circolare liberamente al parco tenuto al guinzaglio perché è un cane “assassino”…non può farsi un giro in città perché spaventa la gente…non può abbaiare nel giardino di casa propria perché è un rottweiler!...Quanti si sono trovati nella situazione di doversi  giustificare perché il proprio cane fa il suo dovere di cane da guardia? Assurdo!.


Ieri sera, nel silenzio, un urlo di terrore ha fatto vibrare le finestre della mia casa…una signora spaventata dal mio cane che le abbaiava contro…i due divisi da una recinzione alta 2 metri…..l’istinto mi ha quasi fatto aprire il cancello, almeno l’avrei fatta urlare con ragione….ma poi cosa ne sarebbe stato di noi? Il mio cane messo al rogo ed io in galera??? …..Lasciamo stare allora…infondo finchè l’opinione pubblica ed i media continuano a demonizzare questi cani cosa aspettarci?.