mercoledì 10 novembre 2010

La convivenza con Fido riduce il rischio di dermatite nei bambini

La dermatite nei bambini, soprattutto quella atopica,  è correlata spesso alla familiarità dei genitori con le allergie. Negli ultimi anni la dermatite sta aumentando notevolmente ed il rischio maggiore ad essa connesso è quello di sviluppare asma ed allergie alimentari. Tra i consigli del pediatra  c'è sempre stato anche quello di evitare il contatto con cani e gatti.  

Una recente ricerca scientifica, condotta dal Dr. Tolly Epstein della "University of Cincinnati"  e dal "Cincinnati Children's Hospital Medical Center" ha dimostrato, per la gioia di noi genitori di cani e figli, che la presenza in casa di un cane non favorisce l'insorgere della dermatite nei bambini positivi ai test allergici sul pelo del cane, tutt'altro ne riduce l'insorgenza a partire dai 4 anni di età. 

Lo studio è stato condotto su 636 bambini da 1 a 4 anni di età e tutti ad alto rischio di familiarità allergica. I piccoli sono stati sottoposti a test allergici per 17 diverse allergie.
I ricercatori hanno dimostrato che coloro che sono risultati  allergici al cane erano meno esposti al rischio di dermatite se erano cresciuti con un cane a partire dall'anno di età. Al contrario i bambini che non possedevano alcun cane erano 4 volte più esposti a sviluppare la dermatite. 

La stessa ricerca è stata condotta anche su bambini allergici al pelo del gatto mostrando però risultati più allarmanti. I bambini  positivi al test del pelo del gatto a contatto con l'animale nei primi anni di vita manifestavano l'insorgere della dermatite entro i 4 anni di età.

Quando a mordere è un cane "buono"

La ricerca più completa sul tema delle aggressioni ai bambini da parte del cane di famiglia è stata recentemente pubblicata dalla University of Colorado School of Medicine, dal prof. Vicram Durairaj.

Lo sudioso sostiene che le aggressioni che hanno come vittime i bambini vengono da cani di famiglia, conosciuti e di cui ci si fida completamente. I morsi sono indirizzati al volto e agli occhi dei bambini e ciò dipende ovviamente dalle dimensioni del piccolo d'uomo il cui viso è facilmente raggiungibile dalla bocca del cane. Non esistono razze assolutamente buone con i bambini, neanche i tanto decantati Labrador retriever. 

La ricerca ha interessato ben 537 bambini aggrediti dal 2003 al 2008, il 68% di loro aveva 5 anni o meno ed il picco delle aggressioni interessava i bambini di 3 anni. 
I cani coinvolti in più della metà dei casi erano stati provocati dal comportamento aggressivo ed insistente dei bambini. 
Le razze interessate nelle aggressioni erano per il 23% cani meticci, il 13,7% Labrador retriever, il 4,9% riguardava aggressioni da parte di Rottweiler, Pastori tedeschi nel 4.4% dei casi ed infine i Golden retrievers nel 3% dei casi.

Dallo studio è emerso quindi che qualunque razza di cane può manifestare un comportamento aggressivo, non esistono cani più pericolosi di altri, le cause semmai sono da ricercare come sempre nelle caratteristiche ereditarie dell'animale, nella mancanza di socializzazione, nell'educazione, nello stato di salute ed ovviamente nel fatto di subire abusi da parte dell'uomo.
Infine secondo Durairaj se un cane ha aggredito una volta certamente lo farà ancora e probabilmente agirà con maggiore aggressività. 

Come sempre vale la regola di non lasciare mai soli i bambini in presenza di cani dando per scontato che il nostro fedele amico sia estraneo a certi comportamenti. Resta il fatto che i bambini, anche quelli più tranquilli, sono onestamente noiosi con i cani e spesso anche un abbraccio troppo vigoroso in un animale anziano e dolorante può dar luogo ad una spiacevole reazione. 


Fonte:University of Colorado Denver (2010, November 9). Young, unsupervised children most at risk for dog bites, study shows; Dogs often target a child's face and eyes