lunedì 30 novembre 2009

Alberi di Natale sicuri per tutti!

La prossima settimana sarà probabilmente quella degli addobbi, delle compere natalizie e della pianificazione delle feste. Alle finestre inizieranno a comparire i primi alberi di natale addobbati e colorati, irresistibili tentazioni per bimbi e cuccioli. Consideriamo di mettere in pratica alcuni accorgimenti per avere degli alberi sicuri per tutti.

   
                                     

1. SCEGLIERE IL POSTO GIUSTO. L'albero dovrebbe essere posizionato contro il muro o in un angolo, possibilmente vicino ad una presa di corrente per non dover lasciare lunghi fili incustoditi sul pavimento. Questo eviterà che il cane li mangiucchi e i bambini vadano a tirarli!.
2. ASSICURARE L'ALBERO. Ovvero fissarlo alla parete o al soffitto adoperando una lenza da pesca cosicché non sarà visibile nulla ad occhio nudo. E' molto importante soprattutto se in casa abbiamo cuccioli irruenti o bambini piccoli che iniziano a camminare, questi ultimi per non cadere possono mantenersi all'albero tirandoselo addosso.
3. NASCONDERE I FILI. I fili elettrici sono molto pericolosi per gli animali, i cuccioli in particolare masticano ogni cosa. Mentre i bambini molto piccoli sono irresistibilmente attratti dalla corrente elettrica. Posizionare quindi tutti i fili in alto oppure nasconderli alla vista.
5. GANCI. I gancetti delle decorazioni cadendo (e cadono sempre!) possono finire facilmente in bocca. Converrebbe sostituirli con delle cordicine colorate, magari di rosso, d'oro o in abbinamento alle  decorazioni.
6. DECORAZIONI SICURE. Ovvero in legno o plastica, essendo infrangibili possiamo liberamente posizionarle nelle zone più basse dell'albero. Le palline di vetro invece, andrebbero messe in alto in modo da risultare inaccessibili al bambino che nel prenderle potrebbe romperle facendo male a se stesso e procurando un danno anche al cane che camminando sui vetri rotti si procurerebbe delle ferite sotto le zampe. I cuccioli poi sono attratti da queste palle brillanti e spesso (almeno il mio lo faceva) ne rubano qualcuna, essendo però in vetro immaginiamo che danno possano cagionare.
7.REGALI. Alcuni cuccioli giocherelloni potrebbero trasformare i vostri regali sotto l'albero in un parco giochi e con l'aiuto di vostro figlio aprirli tutti prima della Vigilia di Natale. Il cane poi potrebbe ingerire fiocchi decorativi e stringhe. Preferibile allora sistemare i regali in un posto sicuro evitando che Sherlock Holmes ed il suo aiutante si divertano ad esplorarne il contenuto prima del dovuto!
8.AGHI DI PINO ed ACQUA. Se siete tra i pochi che ancora acquistano un albero vero (ma anche ai finti accade) sicuramente noterete diversi aghi di pino sul pavimento. Premunitevi di spazzarli via ogni giorno poichè creano vomito ed irritazione gastrica nel cane che li ingerisce. Annaffiate l'albero e prestate attenzione che non diventi la ciotola "natalizia" del cane. 
9. LUCI. Anche se è bellissimo vedere le lucine colorate dalla finestra di casa quando rientrate, ricordatevi di spegnerle se non siete presenti. Il rischio di cortocircuito è sempre in agguato ed un cane non avrebbe scampo!.
10. La cosa più sicura da fare è come sempre "supervisionare" la zona oggetto di tanta curiosità, scoraggiando il bambino a non avvicinarsi spigandone i pericoli e rimproverando il cane se vi si avvicina insistentemente, e premiandolo invece se ubbidisce.


"L'anno scorso i miei due "bambini", sono stati davvero terribili e l'albero è stato oggetto di ripetute azioni di "guerra". La formazione d'attacco composta da due unità agiva all'unisono, uno staccava le palline (quello dotato delle mani) lanciandole all'altro (dotato di mascelle) che con un balzo felino le agguantava riducendole a pezzi! Il bilancio alla fine della guerra è stato terribile: molte hanno perso la vita! Speriamo quest'anno sia un Natale di pace!"

venerdì 27 novembre 2009

Scegliamo bene la pensione


La stagione  sciistica  sta iniziando e per gli appassionati, il periodo di Natale e Capodanno, è una buona occasione per trascorrere le vacanze in qualche Albergo da cui scivolare direttamente sulle piste innevate. Potrebbe presentarsi quindi il problema della gestione del proprio animale domestico. Se non si può portarlo in viaggio con sè o non si vuole, la soluzione spesso più comoda è la pensione. 
La serietà della pensione e la professionalità di chi ci lavora sono elementi importanti per godersi serenamente e senza troppi sensi di colpa le ferie invernali.


COME SCEGLIERE LA PENSIONE GIUSTA
Oggi l'offerta è davvero molto ampia, sul web sono presenti centinaia di siti che offrono questo servizio in tutta Italia, quello che conta, una volta individuata qualche struttura, è andarla a visitare.
Pretendete sempre di vedere i box dove sarà sistemato il cane e tenete in considerazione un fattore importante 
 Il vostro cane vive in appartamento o in giardino?
Se vive in casa con voi non sarà di certo abituato al rigore dell'inverno. Escludete quindi tutte quelle strutture che non posseggono box interni riscaldati. Non è raro trovare chi spaccia per box  dei quadrati di cemento 1x1 con una cuccia in cemento collocato all'interno. 
Un box deve avere una superficie interna riscaldata d'inverno e magari condizionata d'estate, il lettino dove dormirà il cane deve essere rialzato dal pavimento, l'acqua sempre a disposizione e fresca (questo nelle pensioni serie è garantito da un sistema di distribuzione automatica).  
L'alloggio del cane deve avere uno spazio esterno sufficiente per potersi muovere con libertà, i cani di taglia grande hanno necessità di maggiore spazio rispetto agli altri. Prestate molta attenzione alla pulizia. Notate se ci sono escrementi nelle cucce. Per quanto riguardo l'alimentazione: potrete scegliere di fornire voi le crocchette da dare al vostro cane per non scombussolare il suo equilibrio intestinale, altrimenti vi verrà offerta la possibilità di somministrare un pasto secco o umido a seconda delle abitudini dell'animale. In entrambi i casi vi forniranno tutte le indicazioni sulla marca del primo e sulla composizione del secondo.
Una pensione seria vi chiederà di portare il libretto sanitario del cane con tutte le vaccinazioni in regola e d'estate pretenderà la profilassi per la filaria (nei luoghi in cui è presente) nonchè il trattamento contro i parassiti. 
Accertatevi che il cane venga fatto uscire dal box durante la giornata. Di solito queste strutture hanno ampi spazi in cui i cani vengono liberati, a turno o insieme, per poter correre e giocare. Alcune strutture più "IN" hanno un servizio di "dog-sitter" a pagamento per garantire al vostro animale una passeggiata in più. 
Infine cosa fondamentale è la presenza di un veterinario presso la pensione o comunque che sia reperibile 24h su 24 per eventuali emergenze.


INSERIMENTO DEL CANE IN PENSIONE
Una volta individuata la struttura che fa al caso nostro bisogna portarvi il cane. Se è già abituato a restare lontano da voi  le cose saranno più semplici, in caso contrario chiedete di poter fare un "pre-ingresso". Ovvero recatevi almeno un giorno prima presso la struttura per lasciarlo lì qualche ora e poi riprenderlo. Servirà al cane a capire che i suoi padroni torneranno da lui e gli consentirà la volta successiva di "riconoscere gli odori del posto" e sentirlo un pò più familiare.


PENSIONI A 5 STELLE
In America sono diffuse pensioni per cani lussuosissime con suite dotate di lettini, divani, riscaldamenti, tappeti e televisore!!!http://www.morningtonlodge.com.au/canineaccommodation.htm. All'esterno dispongono di ampio giardino con tavolo, sedie e ombrellone per rilassarsi all'ombra!. In Italia una sola struttura si è meritata le cinque stelle, si trova a Forte dei Marmi e si chiama Dog Day Village, anche qui camere lussuosissime ed una web cam per controllare cosa fa Fido mentre voi siete via!.

giovedì 26 novembre 2009

Cani star e cani arrosto!

Il 24 novembre si sono svolti a Londra i "Fido Awards" per le migliori interpretazioni canine sullo schermo. Si tratta del terzo anno consecutivo di questa manifestazione che premia gli "attori-cani" più bravi e a cui partecipa una ampia platea di ammiratori. Contemporaneamente però mentre a Londra i 14 cani Labrador vincitori venivano acclamati ed applauditi, da qualche parte nel mondo qualcuno si stava cibando di cani!. La cosa che mi lascia sconvolta è che questa pratica aberrante si sta consumando poco lontano da noi, nella moderna e civilissima Svizzera. 
Ci sono, infatti, alcuni agglomerati alpini nelle zone di San Gallo e dell'Appenzel dove il consumo di carne di cane è un'usanza ancora comune soprattutto tra gli anziani. Sembrerebbe che i contadini da quelle parti uccidano i cani di troppo dopo l'anno di vita, ovvero dopo averli ingrassati a dovere prelevandone le parti più saporite, mettendole sotto sale o affumicate.
Nell'intervista di un giornale svizzero ad un contadino, tale "Bruno D.", egli descriveva le ricette più succulente. Una volta in compagnia di una suo ospite che gli chiedeva che tipo di carne avesse mangiato, il contadino ne allungò un pezzo al suo cane che nel sentirne l'odore scappò via come un fulmine. Il povero cane, presente con il contadino in una foto, non verrebbe mangiato perchè troppo vecchio e duro!. Ora mi domando possibile che tali pratiche abominevoli non vengano vietate dal governo?. Le dichiarazioni rilasciate da alcuni politici sono spaventose, tutte si concludono con l'ammissione della pratica e la sua impossibilità di vietarla. Allo stato attuale in Svizzera la legge ne proibisce solo la vendita, il commercio e l'uso nei ristoranti ma non il consumo privato. La nuova legge federale sulla protezione degli animali è inadeguata. Se poi lanciamo uno sguardo più lontano, in Cina e in altri Paesi del Sud-est asiatico, noteremo che il consumo di carne di cane è addirittura permesso dalla legge. Alcuni cinici potrebbero eccepire dicendo che infondo si tratta di usanze antiche, neanche più tanto diffuse,  e che infondo è come mangiare un pollo qui in Italia. Io onestamente non ho mai avuto un pollo come compagno di vita ma un cane si e so con certezza che mangiare un cane è come mangiare un figlio! Tu mangeresti tuo figlio?.





martedì 24 novembre 2009

Benessere cani: manteniamo il peso forma!

Il benessere del nostro cane parte dalla sua alimentazione, questo è quanto afferma uno studio condotto dalla dott.ssa Susan Nelson della Kansas State University. La ricercatrice insiste sulla necessità di prestare molta attenzione a cosa diamo da mangiare ai nostri cani evitando i cibi molto calorici e grassi. A differenza del passato oggi è possibile trovare sulle confezioni di cibo per animali tutte le informazioni nutrizionali che desideriamo, questo è molto importante per valutare una marca piuttosto che un'altra. C'è anche da dire però che l'apporto nutrizionale degli alimenti per cani rispetto al passato si è molto arricchito ed è quindi facile sbagliare le dosi a danno del cane. Fondamentale quindi è attenersi alle quantità indicate dal produttore, basandosi sul peso e sull'età del cane. Ovviamente contare le calorie ha senso soprattutto se abbiamo un cane in sovrappeso, nel caso contrario basterà non eccedere con le dosi valutando anche il tipo di attività che svolge il nostro cane. Un utile aiuto per stimare le calorie necessarie al nostro animale potrà darlo come sempre il veterinario di fiducia, egli si baserà sul peso  ideale del cane e non su quello reale (soprattutto se obeso)  aiutandolo a raggiungere il peso forma. 
Ma come valutiamo il giusto peso del nostro cane?
Dovremmo riuscire a sentire le sue costole al tatto, esse dovrebbero essere coperte da un sottile strato di grasso. La pancia del cane dovrebbe salire sui fianchi e non formare una linea retta. Guardandolo dall'alto dovrebbe avere la forma di una clessidra, ampio sulle spalle, stretto in vita e più ampio ai fianchi. 
L'ideale sarebbe anche non dare cibo aggiuntivo al normale pasto, ovvero scarti del nostro cibo, pane, merendine ma anche bocconcini premio. Queste limitazioni sono ancora più difficili se in casa abbiamo dei bambini, in loro presenza le calorie del cane aumentano vertiginosamente!. Ricordiamoci però che mantenere il peso forma del cane è fondamentale per la sua salute e per garantirgli una aspettativa di vita più lunga. 



lunedì 23 novembre 2009

Cuciniamo per Fido!


E dire che i cani e i gatti non hanno il nostro senso del gusto! Eppure sarà presto online un corso per i proprietari per imparare a preparare dei piatti da veri gourmet ai loro amici a 4 zampe!. Ci ha pensato la AIDAA  che  organizza "Chef of Dogs - Chefs of Cats" un percorso di apprendimento composto da sei dispense preparate da esperti nutrizionisti per insegnarci cosa cucinare ai nostri animali, gatti o cani. Lo scopo è imparare i segreti di una corretta ed equilibrata alimentazione. Per iscriversi al corso basta inviare i propri dati a liceodeglianimali@libero.it  entro il 20 dicembre. Il corso partirà nel mese di Febbraio 2010. Per maggiori informazioni 3926552051-3478883546
Dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA 
"La nostra idea è quella di trasformare tutti gli amanti degli animali in veri e propri Chef per il loro cane o per il loro gatto. Oltre alle dispense sarà possibile anche interagire con gli esperti online, e alla fine del corso a tutti i partecipanti invieremo sempre online una serie di gustosissime ricette nelle quali cimentarsi per rendere felice fido e far leccare i baffi, nel vero senso della parola, a micio.





Il cane nel letto


Alzi la mano chi almeno una volta non ha fatto pisolare il proprio cane sul letto!.
Se si tratta di un cucciolo indifeso l'istinto di tenerlo vicino è fortissimo però, secondo gli esperti in comportamento canino, è bene non cedere a quegli occhioni dolci. Il cane possiede un forte senso della gerarchia e del branco e nella sua richiesta di dormire col padrone non si nasconde solo il desiderio di stargli accanto anzi. Il letto, come pure il divano, rappresentano i luoghi riservati al capobranco e costituiscono un simbolo di potere. In particolare il letto è il luogo in cui il padrone riposa ed è a lui riservato, tentare di occupare uno spazio sul letto del capobranco equivale a voler dire "siamo uguali". Nelle razze più dominanti questa concessione può comportare problemi comportamentali più seri fino alla perdita della condizione di leader del padrone che si vedrà sopraffatto dal suo cane. Molti proprietari di cani di piccola taglia sorridono nel sentire queste teorie ricordando che infondo si tratta di animali piccolissimi. Io invece sostengo che non conta la taglia o la razza del cane e anche un chihuahua può mostrare un carattere dominante e conseguentemente avere degli atteggiamenti aggressivi nei confronti del proprietario. Inoltre un cane che dorme col padrone può essere più incline all'ansia da separazione e subire un forte stress quando non si è in casa, abbaiando continuamente fino al ritorno. 
In definitiva un buon compromesso se proprio desiderate dormire col vostro cane è sistemargli una cuccia nella vostra stanza,  sperando che non russi in modo eccessivo!.

venerdì 20 novembre 2009

In viaggio con bebè e cane!


Una vacanza col proprio cane ne implica una pianificazione dettagliata e attenta in modo da non stressare se stessi o il povero animale, viaggiare con Fido e bebè è due volte più  impegnativo!.


IL VIAGGIO
se pensate di spostarvi in auto e la distanza da coprire è notevole, ricordatevi la pappa per vostro figlio (vabbè quella le mamme non la dimenticano mai!) e acqua fresca per Fido (noi puntualmente lasciamo la ciotola a casa!). Sistemate sempre il cane al sicuro nel suo trasportino e assicuratevi che non soffra il mal d’auto. Ricordo che il pechinese di famiglia ci rendeva i viaggi un’odissea, soffriva di nausee, poverina, ed eravamo costretti a somministrarle delle pasticche contro il mal d’auto per poter affrontare il viaggio con serenità. Accertatetevi di aver portato con voi il guinzaglio (ebbene si abbiamo dimenticato anche questo una volta!). Se siete diretti in Italia ci sono stazioni di servizio "fido park", attrezzate per la sosta col vostro cane dove potrà sgranchirsi liberamente le gambe e bere acqua fresca; vi sconsiglio di dargli da mangiare sia prima della partenza che durante il percorso, eventualmente dategli solo un panino asciutto per evitare che i succhi gastrici lo divorino.


LA META
Nella pianificazione del viaggio scegliamo con attenzione il luogo in cui andremo a stare, e poniamoci alcune domande: “E' adatto a bambini piccoli e cani? Che genere di servizi offre ad entrambi?. Se il posto in cui  state  per recarvi è una città d’arte probabilmente girerete a lungo per musei o luoghi turistici, in tal caso forse è preferibile lasciare il cane a casa, sarebbe inutile costringerlo a subire lo stress di un viaggio che avrebbe come unica conseguenza doversene stare solo tutto il tempo. Non esitate invece a caricarlo in auto se la vostra è una meta più “naturale” dove prevedete lunghe passeggiate e luoghi all’aperto in cui portare Fido liberamente con voi.


LA SCELTA DELL'ALLOGGIO
Ci sono alcune comodità che una struttura turistica dovrebbe avere per rendere la vostra vacanza davvero senza pensieri, purtroppo mi rendo conto di quanto sia difficile trovare certe caratteristiche tutte insieme in una unica struttura anche se in Italia qualcosa si sta muovendo in tal senso. Sarebbe auspicabile trovare:


  • Una nursery ben attrezzata dove trovare tutto l’occorrente per il cambio e la pappa del bambino;
  • il servizio di baby sitter; 
  • un menu “bimbi” al ristorante; 
  • Il noleggio del passeggino (non immaginate quanto spazio occupano insieme un cane ed un bimbo in macchina a prescindere dalla misura del primo e dell’età del secondo).


Per il figlio peloso invece ci sono altre considerazioni non meno importanti da fare ovvero: 


  • l’albergo o la struttura in cui vi recate consente l’accesso alla razza del vostro cane? Accertatevene al momento della prenotazione, molti si spacciano per strutture “dog welcome” salvo poi scoprire che sono benvenute solo le razze toy. Sfortunatamente chi ha cani “impegnativi” come la mia trova difficilmente accoglienza, vi invito a segnalare strutture che non fanno differenze di razza;
  • Chiedete se il vostro cane può restare in camera in vostra assenza;
  • se esistono aree attrezzate per lasciarlo libero e soprattutto se può liberamente accedere alle aree comuni agli altri ospiti. Sarebbe davvero spiacevole dover lasciare il vostro cane tutto il tempo solo;
  • Importante è anche non dimenticare di portare con voi il suo cibo abituale, oggi quasi tutti i nostri cani sono alimentati con cibo secco, ma una marca non vale l’altra e un cambio alimentare può comportare penosi mal di pancia per Fido e vi rovinerebbe la meritata vacanza;
  • Valutate anche strutture che abbiano un servizio di dog sitter. 
Se poi esiste anche una spa..mollate pupo e cane e godetevi un rigenerante massaggio ayurvedico!

Bau Mio

↑ Grab this Headline Animator

giovedì 19 novembre 2009

Buone maniere canine


Viviamo in una società civile dove le buone maniere sono essenziali per una serena coesistenza. Fin da piccoli abbiamo imparato come dobbiamo comportarci, quali sono le regole da osservare negli spazi comuni, il rispetto del prossimo, la cortesia... insomma la buona educazione. Si tratta di regole che abbiamo imparato dai nostri genitori, che insegneremo ai nostri figli e che in un certo senso trasferiamo anche ai nostri amati cani. Fin da cucciolo, Fido va educato, addestrato in modo tale da poter poi godere della sua compagnia ovunque e con poche limitazioni. Ripensando al mio cane, un giorno, mi sono chiesta se fosse ben educato, se conoscesse  le buone maniere canine!. Ne ho dedotto che Alì peccava molto di bon ton. Le uscite al guinzaglio erano un incubo, tutto il tempo col naso per terra a trascinarmi in ogni angolo, l'incontro con un suo simile si trasformava irrimediabilmente in una corsa sfrenata verso di lui, ovviamente con panico generale dei malcapitati che si vedevano galoppare incontro un rottweiler di 50kg e ovviamente qualcuno ha rischiato l'infarto ed io una denuncia per tentato omicidio!. Salvo poi capire che il mio cane ha con la sua razza poche affinità caratteriali e che di botte ne ha prese anche dal barboncino del panettiere sotto casa!. Un giorno ho consegnato il guinzaglio a mio marito e ho detto "ercole (in realtà si chiama Alì) va educato!". Non c'è voluto molto tempo e oggi mi godo le passeggiate col mio cucciolone e gli altri cani possono circolare liberamente senza dover subire le sue manifestazioni d'affetto!. Ma quali sono le regole della buone educazione canina?. Poche, ovviamente ma fondamentali per  vivere serenamente in società col proprio cane.


DECALOGO DEL CANE BEN EDUCATO
1. Fido deve imparare a camminare al guinzaglio, senza tirare, morderlo o trascinarci come una bandiera al vento
2. La cacca non si va sul marciapiede e se capita bisogna sempre avere la palettina o una bustina per toglierla immeditamente (questo va fatto sempre o ovunque è ovvio)
3. Fido non mangia a tavola con noi o con i nostri ospiti e non elemosina il cibo
4. Fido non sale sul divano ringhiando a chi lo occupa di andare da qualche altra parte
5. Fido non beve dal wc o dal bidet
6. Fido non va al ristorante a meno che non sia espressamente consentito dal ristoratore e a condizione che sia ben educato e sappia stare fermo al suo posto
7. Fido non entra nei negozi, in particolare di alimentari, perchè è giusto così soprattutto se il nostro amico ha il pelo lungo che alla prima scrollatina vola ovunque
8. Fido non abbaia  per ore intere e se lo fa va fatto smettere, a volte basta solo chiamarlo dolcemente, non c'è sempre un pericolo reale che giustifica l'abbaio
9. Fido non lecca le mani o il viso dei nostri ospiti
10. Fido non dorme nel nostro letto, perchè potrebbe capitarvi un giorno di cederlo al vostro capo per cortesia e questi si ritroverebbe con lo scaldaletto canino sui piedi!




mercoledì 18 novembre 2009

Se Fido muore: i bambini e la perdita del loro cane



La morte del proprio cane equivale alla perdita di un amico, un fratello, di un compagno di vita. Il dolore è forse uno dei più devastanti che si possano provare. Quando ciò accade capita di sentirsi quasi ridicoli agli occhi degli altri che fanno fatica a comprendere cosa significhi, soprattutto se un legame così forte non lo si è mai avuto. La prima regola è sicuramente non lasciare che gli altri sottovalutino il nostro dolore condizionandoci al punto di non manifestarlo liberamente. La morte del proprio cane è un lutto vero e proprio e un adulto sarà capace di misurarsi con essa elaborando il dolore e col tempo superarlo: ma un bambino?.


Di sicuro il concetto di morte è difficile da spiegare ad un bambino, si tratta di una immutabile legge di natura il cui senso non sempre è chiaro neanche a noi adulti, tuttavia la sua capacità di comprendere il significato della parola "morte" dipende dallo sviluppo cognitivo e si differenzia molto in base all'età. 
Un bambino che ha meno di 2 anni può percepire e rispondere alla perdita del proprio cane avvertendo lo stress che c'è in casa ma non ne capirà la causa. 
Dai 2 ai 5 anni, sentirà di aver perso il suo compagno di giochi ma il più delle volte non sarà una perdita affettiva poichè lo stato di morte è sentito come temporaneo.  Anche in questa fase però i bambini percepiscono lo stato di dolore intorno a sé e possono manifestare delle regressioni nel comportamento. 
Già dall'età dai 5 ai 9 anni le cose si complicano, il bambino inizia a comprendere che la morte è permanente. Compare il senso di vuoto. E' importante quindi fornire giuste spiegazioni. In questa fase però, complice una fervida immaginazione, è facile che egli immagini nei dettagli la morte del proprio cane come gioco, se però l'evento accade realmente comparirà il senso di colpa. Il ruolo dei genitori è rassicurare il bambino che non è lui colpevole della morte del cane. 
A partire dai 10 anni in poi i bambini capiscono che gli esseri viventi vivono e poi muoiono e che la morte è per sempre. Tuttavia anche se comprendono che alla vita segue la morte è facile che non accettino l’ineluttabilità della cosa. Potranno quindi comparire sentimenti di dolore, rabbia, colpevolezza, depressione. In questa fase si potranno anche avere altre reazioni come piccole regressioni nel comportamento, un momentaneo allontanamento dalla famiglia, una svogliatezza a scuola. Potranno sentirsi abbandonati pensando che se il proprio animale è morto lo stesso potrà accadere ai propri genitori. In tutti i casi mai mentire, dicendo che Fido è andato via o utilizzando eufemismi del genere “sta dormendo”, queste maschere della realtà generano nei bambini confusione e ansie che poi si ripercuotono nella vita di tutti i giorni. Bisogna essere onesti. 
Spieghiamo che il corpo del nostro cane ha smesso di funzionare, che la sua anima continuerà a vivere e facciamo in modo che capisca che Fido non tornerà più. A volte anche creare dei riti può aiutare. Mio papà ha sempre seppellito i nostri cani in giardino, noi sapevamo che loro erano lì. Adesso esistono anche i cimiteri per cani, dove magari ogni tanto andare a posare un fiore. 
Ricordiamo i bei momenti vissuti insieme, le foto delle vacanze…quella volta che Fido ci ha rubato il pupazzo preferito riducendolo in brandelli! Lasciamo che i bei ricordi affiorino alla mente e facciamo notare quanto amore ci ha lasciato nel cuore il nostro cane.
Infine non compriamo subito un altro cucciolo pensando che possa sostituirsi a chi non c’è più, aspettiamo che sia nostro figlio a esprimere questo desiderio. Infondo nessun membro della nostra famiglia è sostituibile con un altro, ci vorrà del tempo per lasciarsi il dolore alle spalle e conservare di Fido solo tutti i ricordi dei bei momenti vissuti insieme.

lunedì 16 novembre 2009

I bacetti di Fido

Quanto è pulita la bocca del nostro cane?

Pensiamo a quante volte il nostro amatissimo peloso lecca il nostro bambino, quante manifestazioni affettuose partono e si concludono con la sua bocca? infinite!.
I cani comunicano con la bocca proprio come noi facciamo con le nostre mani. Delle malattie trasmissibili dai cani all'uomo abbiamo già parlato e quindi siamo sereni che i bacetti di Fido non ci trasmetteranno gravi malattie. Ciononostante nella bocca dei cani proliferano ogni genere di batteri, la natura di questi dipende in larga misura da cosa ha tenuto in bocca Fido. Supponiamo che abbia mangiato degli escrementi, leccato le nostre scarpe o qualsivoglia materiale inquinato, i batteri presenti si trasferiscono alla bocca del cane e lì restano tutti contenti finchè il nostro adorabile cucciolone viene a darci un bacio dolcissimo. Quando questo accade...dopo aver ricevuto le coccole del nostro peloso o aver assistito alla emozionante scena di lui che lecca affettuosamente il nostro bambino....torniamo razionali e corriamo in bagno a lavarci il viso e le mani!!! Amore si......batteri no!


giovedì 12 novembre 2009

La gelosia nel cane


Parlare di gelosia del cane è argomento molto attuale. Sia che si tratti della imminente nascita di nostro figlio, oppure dell'arrivo di un nuovo cucciolo in casa o semplicemente dell'inizio della convivenza col nostro fidanzato, se abbiamo un cane come compagno di vita già da qualche tempo, il dubbio che possa manifestare gelosia ci assale irrimediabilmente. Ricerche svolte in passato attribuivano questo sentimento all'istinto dell'animale piuttosto che ad emozioni vere e proprie ma tale teoria è stata recentemente smentita. Secondo Paul Morris, dell'Università di Portsmouth in Inghilterra, i cani come altri animali provano un insieme di sentimenti tra cui primeggiano gelosia, rabbia, ansia, orgoglio, imbarazzo e vergogna. In particolar modo la gelosia nei cani si manifesta molto di frequente. Gli studi scientifici su questo ed altri sentimenti del miglior amico dell'uomo sono oggetto di continui studi e sicuramente nel futuro riserveranno altre sorprese, ma come dobbiamo comportarci se sospettiamo che il  nostro cane sta soffrendo di crisi di gelosia?.


I segni della gelosia nel cane
Sintomi della gelosia possono essere atteggiamenti di sfida, il mettere il broncio, ringhiare, diventare pigro e in alcuni casi anche l'inappetenza. Prima di imputare il tutto alla gelosia è comunque opportuno escludere cause mediche recandosi dal proprio veterinario.


Mantenere le proprie abitudini
Sicuramente si avranno delle abitudini quotidiane che si ripetono da molto tempo e che per il nostro cane rappresentano una routine, basti pensare alla irrinunciabile passeggiata al parco. Facciamo un esame di coscienza e valutiamo se tali routine sono state modificate dalla venuta di un nuovo cucciolo in casa o dall'arrivo del bebè e laddove possibile cerchiamo di ristabilirle immediatamente. Privare il cane delle proprie abitudini equivale a trasmettergli l'idea errata che non occupa più il giusto posto nel nostro cuore e naturalmente ad incrementare il senso di gelosia.


Dargli maggiori attenzioni
Cerchiamo di dedicare più attenzioni di prima al nostro cane e se la sua gelosia è legata all'arrivo di una terza persona lasciamo che i due imparino a stare insieme, a giocare ed interagire in modo positivo. Se la causa scatenante è l'arrivo del neonato facciamo in modo che la presenza del bimbo sia per il cane un momento avvenimenti positivi (coccole, carezze e premi golosi).


Rinforziamo l'addestramento
Il nostro cane ci considera parte del suo branco. Adesso deve dividerci con un altro individuo o un altro cucciolo. E' importante restare il capobranco ripristinando la gerarchia, eventualmente rimproverandolo per i comportamenti cattivi e premiandolo per quelli buoni, attraverso il rinforzo positivo. Ricordiamoci che il nostro cane sta compiendo un enorme sforzo per socializzare col nuovo membro del branco ed accettarlo. 



mercoledì 11 novembre 2009

La memoria dei cani


Come funziona la memoria dei cani? Ricordano persone, oggetti o luoghi che hanno frequentato? Dalle poche informazioni che ho trovato ho scoperto con sorpresa che essa non funziona esattamente come la nostra memoria. I cani ricordano in base alle associazioni mentali legate a luoghi o persone. Un esempio, il mio cane diventa euforico e capisce che stiamo per andare a passeggio quando indosso la giacca e prendo la bustina per raccogliere le sue ...cose :-), immediatamente corre verso la porta e col muso tocca il guinzaglio. Ha associato la giacca-la bustina con la passeggiata.  Si tratta ovviamente di una associazione positiva.
I cani hanno però anche l'abilità di associare eventi negativi, vi porto un altro esempio che mi riguarda. Capita spesso qualche viaggio di famiglia in cui Alì non può prendere parte, soprattutto nell'ultimo anno in cui si va in aereo. Lui ha associato le valigie con la nostra partenza e va in depressione. Tuttavia un'associazione negativa può annullarsi con un evento positivo. A Natale porteremo Alì con noi e la sua tristezza nel vedere i preparativi del viaggio svanirà quando giungeremo a destinazione, la sua vecchia casa. Lì, so già, che i suoi ricordi verranno alla mente con l'aiuto del suo olfatto, annuserà tutti i luoghi della sua infanzia e poi andrà a riposare nel suo "angolino". Eppure gli studiosi affermano che i cani hanno una memoria molto breve, alcuni ne indicano la durata in 10-20 secondi. Tuttavia un cane è in grado di ricordare il linguaggio verbale e gestuale per molti anni. Non si conosce ancora se si tratta di una memoria associativa o reale, ma molto più probabilmente la prima.  Un cane riconosce il comando seduto e lo apprende poichè riceve un bocconcino come premio per aver ubbidito, nel tempo lo farà anche senza premio ma si aspetterà sempre di riceverlo (memoria associativa).
Sfortunatamente non ci sono molte ricerche sulla memoria dei cani ma io sono fortemente convinta che ci sia ancora molto da scoprire. I cani dei miei genitori, in particolare il doberman, alle ripetute affermazioni di mia madre che io e mio figlio stiamo per arrivare (dopo un periodo di assenza di diversi mesi) diventa ansiosa ed inizia il via vai verso la porta di ingresso in attesa del nostro arrivo. Allo stesso modo essi sanno che la venuta di mio figlio comporta per loro molti benefici in termini di leccornie e all'ora della pappa sono tutti lì, sotto il seggiolone,  in attesa di ricevere qualcosa di buono.


martedì 10 novembre 2009

Gattonamento e cane in casa

Il bimbo è nato, abbiamo messo in pratica tutte le informazioni apprese in nove mesi di gravidanza e l’incontro tra i due è stato tranquillo. Passa qualche mese e il piccolo inizia una nuova fase della vita “gattonare”. In coincidenza con questa scoperta qualcosa nel comportamento di Fido cambia. E’ più agitato, nervoso e segue i progressi dell’amico uomo a vista, senza mai lasciarlo un attimo. Quasi una curiosità morbosa. Il cane deve confrontarsi con una realtà che lo confonde. Il bimbo inizia a muoversi con autonomia raggiungendo zone prima appannaggio esclusivo del cane, riesce ad avvicinarsi e toccarlo fino a “guardarlo negli occhi”, ormai i due sono faccia a faccia!. Questo momento è molto delicato, rappresenta il giro di boa per stimare la futura relazione tra il cane e vostro figlio. Molto spesso se ci sono dei problemi di accettazione del nuovo arrivato si manifestano proprio da questo momento in poi. Sicuramente l’attenzione è d’obbligo ma ci sono segnali inequivocabili che indicano un comportamento sereno piuttosto che di insofferenza. 
Osserviamo Fido:  come si avvicina al bambino? Scodinzola ed è rilassato? Si tiene lontano dalle sue manine o le cerca? E’ interessato al piccolo o è nervoso?. Rispondere a queste domande ci permette già di capire quanto possiamo essere “rilassati”. Ad ogni modo sarebbe utile montare dei cancelletti di sicurezza per separare i due, consentendo a l’uno e all’altro, almeno in una prima fase, di avere i proprio spazi ma soprattutto di permettere al bambino di esplorare senza essere sempre sotto lo stretto controllo del cane. Ricordo che Alì, il nostro cagnolone, all’epoca del gattonamento, seguiva mio figlio continuamente anche solo con lo sguardo ed era snervante dover sempre vigilare che il bambino non invadesse lo spazio del cane. Ricordiamoci sempre che i cani sono spesso molto possessivi con gli oggetti che considerano loro e non solo i giochi ma anche il lettino in cui dormono, tutti oggetti di sicuro interesse anche del bambino. Non appena ci sentiremo più tranquilli vedendo il cane a proprio agio col bambino sarà più semplice lasciargli condividere gli spazi, a proprio agio significa che il cane manifesta quasi “indifferenza”. 


Spesso, diciamo pure quasi sempre, il cane di famiglia diventa per un bambino il suo giocattolo. Mio figlio non percepisce la mole del nostro cane e lo tratta alla stregua del suo peluche. Questo implica una continua ricerca del suo amico peloso. E’ importante che, a causa di questa ricerca continua che alle volte diventa invadente, il cane abbia sempre una via di fuga dal bambino quando è stanco e non ne può più. E’ fondamentale che vostro figlio non metta il cane in un angolo ed impossibilitato ad allontanarsi, in questo caso spesso Fido sceglierebbe lo scontro. 

La fase in cui un bambino inizia a gattonare coincide anche con la scoperta dell’esistenza del proprio cane. Lo cerca, lo chiama, partecipa alle azioni del cane, interagisce attivamente con lui, cerca di tirargli le orecchie, le zampe e ahimè la lingua! Evitiamo sempre queste esagerazioni. Un bambino di pochi mesi non percepisce il pericolo delle sue azioni invadenti siamo noi a doverle interrompere. Il contatto in questa fase è un momento di importante socializzazione tra i due e deve essere ben sfruttato. Ricordiamoci sempre che i bambini sono estremamente maldestri. Se Fido si siede accanto al pupo, lasciate che lo accarezzi dolcemente, accompagnando la sua manina, tuttavia se avete la sensazione che il cane non desideri il contatto, la peggior cosa che possiate fare è forzarlo. Questo è un errore molto comune nei genitori. Lasciate sempre che sia il cane a fare il primo passo verso il bambino, piuttosto mettete in pratica il rinforzo positivo in presenza del bambino. Coccole e carezze faranno vivere la presenza del bambino come un momento di gioia per il cane con riscontri piacevoli. 
Se poi il cane ad un certo punto ringhia, non sgridatelo, il ringhio è un avvertimento, significa "smettila di rompere o ti mordo", se lo puniamo per aver mostrato i denti a nostro figlio lo stiamo autorizzando a morderlo direttamente la prossima volta. Se poi il rapporto tra i due diventa insostenibile prima di pensare di sbarazzarvi del cane rivolgetevi ad uno dei tanti serissimi comportamentalisti animali, sapranno aiutarvi a ristabilire la giusta armonia.

venerdì 6 novembre 2009

Cani e bambini: la gestione della ciotola col cibo






L’errore comunemente più diffuso tra i proprietari di cani si verifica nella gestione della ciotola. Questa sottovalutazione può essere molto spiacevole quando si hanno bambini in giro per casa. La ciotola, piena di cibo, rappresenta per il cane una forma di possesso, chiunque gli si avvicini può essere interpretato come un probabile ladro di cibo, con ovvie conseguenze. I bambini sono naturalmente quelli più esposti, ed il cane sfortunatamente non farà alcuna distinzione tra adulti o bambini, il suo interesse sarà la difesa della sua ciotola. E’ molto frequente vedere cani che mangiano mentre bambini gli giocano a fianco, distrattamente si avvicinano troppo al cibo e zac…il guaio è fatto!. Questa situazione può prevenirsi insegnando al cane fin da cucciolo che le persone non gli sottrarranno cibo dalla ciotola al contrario gliene daranno di più buono.  La tecnica è molto semplice, noi col nostro cane l’abbiamo messa in pratica sin dall’inizio e adesso possiamo liberamente mettere le mani tra le sue crocchette mentre lui sta mangiando senza alcun problema.
In una prima fase è utile che un adulto si avvicini al cucciolo mentre sta mangiando e aggiunga del cibo alla ciotola, magari qualcosa di appetibile per lui. L’operazione va ripetuta a lungo e finchè il cane non sarà del tutto rilassato in vostra presenza mentre sta mangiando. In una fase molto successiva questa azione potrà essere compiuta anche da vostro figlio, ovviamente non se si tratta di una bambino molto piccolo e sempre con la supervisione di un adulto. Il nostro bambino di due anni spesso dà la pappa al nostro rottweiler, con la nostra partecipazione, mettiamo Alì seduto mentre il bambino gli mette un po’ di crocchette nella ciotola. Successivamente allontaniamo il pupo e lasciamo il cane a mangiare in pace. In presenza di mio figlio, Alì non ha mai manifestato alcuna gelosia del suo cibo, anzi una volta continuava a voler condividere con il fratello uomo un osso…rosicchiato e insalivato!.  Alcune persone invece ritengono utile, per educare il cane, sottrargli  la ciotola col cibo e restituirla subito dopo, ma in realtà così facendo trasmettono al cane di diffidare di coloro che gli si avvicinano mentre sta mangiando. Anche se la ciotola viene immediatamente restituita non avrà più alcuna importanza: il cane avrà associato la presenza di una persona ad una privazione. Altra cosa fondamentale è togliere la ciotola dopo che il cane ha finito di mangiare o se dopo un certo intervallo di tempo si è allontanato dal cibo lasciandone degli avanzi. Il cibo non resta a disposizione del cane. Saremo sempre noi a dargli da mangiare e lui ne sarà enormemente grato.

giovedì 5 novembre 2009

Il gusto del cibo: considerazioni

I miei cani hanno sempre manifestato un certo interesse verso alcuni tipi di cibo, alcuni erano ghiotti di formaggio, altri adoravano i biscotti, avevo una pechinese che riconosceva le scatolette di carne di una nota marca e voleva solo quelle oltre il pollo di cui era matta. Adesso il mio rott. adora la pizza…perde il controllo! Imprinting ricevuto quando viveva in Campania?. Eppure ho da più parti letto che i cani non hanno il senso del gusto, che per loro gli alimenti sono tutti uguali e che potremmo tranquillamente non variarne l'alimentazione perché per loro tutto ha lo stesso sapore!. Andiamo per gradi.
I cani hanno le papille gustativa sulla lingua, ma anche nel palato e all’inizio dell’esofago. Il cane ha più di 1700 papille gustative, l’uomo invece 9000. I cani reagiscono, come l’uomo, a sostanze dolci, agri, amare e salate ma  preferiscono alle verdure la carne, soprattutto maiale e manzo.
Come per le persone, anche i cani hanno il senso del gusto legato all’olfatto, la differenza sta nel fatto che un uomo non mangerebbe mai un cibo che emana un cattivo odore, invece per i cani quanto più c’è puzza più c'è gusto. In conclusione per il cane la differenza tra un buon cibo la fa il suo odore non il sapore, per cui la  golosità di Fido è scatenata dal profumo (o puzza) di un certo alimento. Il discorso della variabilità del cibo si spiega con la necessità di fornire al cane tutti i nutrimenti di cui necessita e impedire che si stufi di mangiare sempre le stesse cose. Sta a noi proprietari differenziare i suoi alimenti nel modo più equilibrato. La scelta è obbligatoriamente tra cibo secco o umido e molto dipende dal cane che abbiamo di fronte; alcuni mangiano volentieri il cibo secco altri preferiscono l’umido. La scelta è anche influenzata dalle preferenze del nostro veterinario, che è colui che meglio può consigliarci e che valuterà basandosi sulle esigenze particolari del nostro cane. Ad ogni modo sia che si scelga il cibo secco che l’umido, capiterà senz’altro che il nostro amico pappi qualche alimento “vero” e spesso “proibito” dalle mani di nostro figlio.



Il mio bambino divide con Alì buona parte dei suoi pasti e bisogna stare attenti perché può accadere che gli passi qualche cibo “dannoso” ma per il cane irresistibilmente ghiotto!. Magari nel caso specifico i danni sarebbero inesistenti data la mole di Alì però chi ha un chihuahua può avere conseguenze più serie. Gli alimenti assolutamente vietati sono:
Cipolle e cavoli perché contengono una sostanza (disolfuro di n-propileche distrugge i globuli rossi circolanti, determinando così un’anemia, che può risultare in alcuni casi fatale (ma nessun bimbo ne mangerebbe mai).

Omogeneizzati per bambini che possono contenere polvere di cipolla come aromatizzante, la cui minima parte a può già essere responsabile dei danni a livello eritrocitario (avete mai visto vostro figlio imboccare il vostro cane?!).
La cioccolata di cui è nota la pericolosità anche in minima quantità. Si pensi che 200gr abbattono un cane di 25 kg!.
Infine L’uva, dannosissima per il cane, solo 10 acini possono causare problemi letali per i reni.
Altri alimenti se pur non provocano danni irreversibili possono farlo nel lungo periodo, si tratta degli avanzi di cucina, cibi speziati, grassi o piccanti, farinacei e dolciumi.
E’ importante quindi educare i nostri bambini che non tutto quello che mangiano loro farà bene a Fido, soprattutto se si considera che l’alimentazione dei nostri figli è spesso “discutibile”: merendine, caramelle, barrette di cioccolata, insomma oltre che vietarla al cane sarebbe bene farlo anche al figlio!.

mercoledì 4 novembre 2009

Cani maschi coraggiosi dal dottore!



Uno studio condotto da una equipe di ricercatori dell'Università di Monaco ha stabilito che dal veterinario i cani maschi sono più coraggiosi delle femmine! Mi ha fatto davvero sorridere questa notizia dal momento che nella mia esperienza familiare, padri, cugini, figlio e marito vivono l'appuntamento col dottore in modo drammatico!.
La dott.ssa Dorothea Döring e la sua equipe osservando 135 cani ha concluso che le reazioni dei maschi alle pratiche mediche dal veterinario erano di minore paura rispetto alle femmine. L'età, il sesso e le esperienze passate erano strettamente connesse al loro comportamento. I maschi  di età inferiore ai 2 anni erano meno spaventati dei maschi più anziani e quelli con esperienze positive dal veterinario erano meno impauriti dei cani che avevano ricordi negativi. 
...Nel caso dei maschi della mia famiglia invece la paura non è legata né all'età nè ai ricordi! .

Fonte: The Veterinary Journal

Cuccioli di Natale


L’immagine del cucciolo cicciottello che magicamente compare sotto l’albero di natale, con tanto di fiocco rosso sulle orecchie, sguardo timido e spaventato, nasino umido è stato il sogno dichiarato di milioni di bambini. Babbo Natale è spesso colpevole di abbandono indiscriminato di cuccioli sotto gli alberi addobbati di mezzo mondo!. Tuttavia noi adulti sappiamo bene che il nonno più famoso del globo non è colpevole di affidamento arbitrario di ammassi pelosi, la colpa è nostra che, sfiniti dalle richieste dei nostri figli, mossi dall’atmosfera magica del Natale ad un certo punto cediamo. L’errore più comune è proprio CEDERE, decidere di compiere quel passo tante volte rimandato, recarsi in un canile o in un allevamento e prendere proprio quel piccolo innocuo essere vivente. Ci sono due parole che spesso si dimenticano quando si prende un cane e sono appunto INNOCUO ed ESSERE VIVENTE!


INNOCUO: Un cucciolo non è mai innocuo! Non voglio discutere ancora delle cause che rendono un cane non equilibrato, voglio farvi notare come un animale può seriamente minare la nostra serenità familiare!. Domandiamoci infatti se siamo preparati ad affrontare e gestire le sue esigenze ed i problemi che derivano dall’averlo per casa. 
Una volta arrivato l’ammasso peloso, dolcissimo e naturalmente cucciolotto, inizierà a sporcare ovunque, sarà vostra cura pulire e insegnargli che non è il vostro parquet il terreno di evacuazione!. Ci vorranno giorni, probabilmente settimane prima di raggiungere il tanto desiderato risultato. Nel frattempo bisogna armarsi solo di pazienza, di carta ed aceto per togliere i cattivi odori! Siete pronti a questo?. Superata questa fase, nei primi tempi, trattandosi di un cucciolo bisognerà portarlo a spasso molto di frequente poiché come per i piccoli umani non c’è un controllo totale dei bisognini. 
I cuccioli vanno vaccinati, per i primi tempi il via vai dal veterinario sarà frequente…il vostro portafogli ne risentirà abbastanza. 
Un animale non emana quasi mai un buon odore e non va lavato ogni settimana.  Nella mia esperienza personale ho conosciuto persone che continuavano a sentire questo “cattivo odore” ovunque lavando in modo esagerato il proprio animale ma continuandone a percepire la puzza! Un cane non profumerà mai di borotalco! E quanto più amate  il vostro peloso tanto meno ne sentirete l’odore!. 
I cuccioli sono giocherelloni, amano rosicchiare, rubare, correre e distruggere..se adorate tanto il vostro tappeto persiano, regalo di nozze del vostro testimone, pensateci bene, basterà una piccola disattenzione per ritrovarvi tanti mini tappetini!. 


ESSERE VIVENTE: proprio così, il cane è un animale che percepisce amore e indifferenza.  Nella mia esperienza personale, ho incontrato cani capaci di capire al volo i miei stati d’animo e nei loro sguardi leggevo condivisione. Ho avuto due amici speciali, un pastore tedesco mio coetaneo, preso non per sfinimento dei miei genitori ma perché da loro desiderato a lungo, all’epoca avevo poco più di 3 anni. In adolescenza ho avuto un alano blu, dal cuore enorme, dolcissima dotata di un’empatia che un uomo non possiede. Ho sempre considerato i miei cani come esseri unici. Li ho rispettati e ho ricevuto amore. Se considerate un cane un ostacolo alle vostre abitudini, abbiate rispetto, non prendetelo.
I cuccioli vanno accuditi, come bambini, va loro insegnato come comportarsi, vanno socializzati, osservati. Non basta accondiscendere alle richieste di un figlio, prendergli un cane e pensare che sia un oggetto per cui una volta cresciuto, diventato ingombrante e maleducato può essere cacciato via. Molti dei cuccioli regalati a Natale, a Pasqua hanno già cambiato il primo padrone!. 
Pensate che dovrete pianificare le vostre vacanze con il cane, quindi le difficoltà di trovare posti che accolgano anche loro saranno spesso molte.
Se nonostante tutto siete decisi a prendere a vostro figlio un cucciolo fatelo tenendo in mente, oltre alle difficoltà che vi ho prospettato, anche altri aspetti. 
Non siate schifettini: cani e bambini hanno un modo tutto loro di relazionarsi e a prescindere dalla misura “finale” del cane, faranno delle cose alquanto disgustose: bacetti, leccatine, scambio di giochi, condivisione del cibo, forse li troverete a dormire di nascosto nello stesso letto (io facevo entrare il mio doberman durante la notte e lei si infilava sotto le coperte mettendo la testa sul mio cuscino!). Non abbiate timore però di malattie, abbiate cura di vaccinare e sverminare il cane lasciando libero vostro figlio ed il suo amico peloso di vivere questo “amore”.
Non pretendete che il vostro bambino accudisca realmente il suo cane, la responsabilità della pappa e delle uscite graverà tutta su di voi. L’importante è comunque che vostro figlio vi prenda parte per comprendere il senso dell’accudimento di un altro essere vivente. In conclusione ricordate prima di acquistare o adottare un cucciolo di rispondere sinceramente ad alcune domande:
-    Voglio veramente un animale?
-    Sono disposto ad assumermi la responsabilità e l’impegno che un cane comporta?
Se le vostre risposte sono affermative allora, fatelo pure, regalate a vostro figlio la gioia unica di avere un cane e ricordatevi che sarà per sempre!.