venerdì 19 febbraio 2010

Agility Dog formato bambino: come trasformare Fido nel personal trainer di mio figlio

La giuria ha emanato il verdetto

"PRENDIAMO UN CANE"

gioia generale, urletti incontrollabili.... solite raccomandazioni! 

Il cucciolo fa il suo ingresso in famiglia.

Da questo momento abbiamo due scelte:
  • Lasciare che Fido sia solo un ornamento di casa
  • Trasformarlo in un perfetto personal trainer mentale e fisico per nostro figlio!


Io opterei per la seconda!. Partiamo dal presupposto che nel 99% dei casi un cucciolo ed un bambino di 5 o 6 anni stabiliranno da subito una eccezionale alleanza e che non ci saranno difficoltà di adattamento tra i due. Insieme potranno fare molte attività ludiche ma una soltanto riuscirà a tenere nostro figlio lontano dalla sua nintendo! Far partecipare cane e bambino ad una attività sportiva insieme. 

Molti centri cinofili organizzano dei corsi di "Agility Dog" cui possono accedere anche bambini a partire dai 6 anni di età accompagnati dal loro cane. Questo sport, comparso nel 1978 per la prima volta nel Regno Unito, si è diffuso con ampio successo negli ultimi anni e consiste in un percorso ad ostacoli che il cane deve affrontare nel minor tempo possibile. Durante il percorso il conduttore indica al cane quali ostacoli affrontare, incitandolo ed accompagnandolo lungo il tragitto!. E' una disciplina che implica una forte armonia tra cane e conduttore, è aperta a tutte le razze compresi i meticci e richiede ovviamente una buona educazione di base del cane e del conduttore!. 

In Italia, l'Associazione Italiana Agility,  porta avanti molte iniziative rivolte ai più giovani ed il suo vicepresidente, Jean Pierre Cavicchioli, è promotore dell'agility junior. Grazie alla sua passione ha dato vita  con il suo validissimo team ad un'associazione, ITALIA PINK AND BLUE, che con le sue medaglie vinte ha fatto conoscere i giovani agilitysti italiani nel mondo. Ecco quali sono le indicazioni di Jean Pierre per avvicinare i nostri figli a questo sport così entusiasmante:

L'età giusta per cominciare
Secondo Jean Pierre non esiste un'età minima consigliata tuttavia per accedere alla categoria  "allievi (cadetti)" bisogna avere 6 anni e a questa età potrebbe essere necessario affidarsi ad un cane già "esperto" affinchè il bambino sia facilitato nell'apprendimento.

L'impegno
Due incontri settimanali di mezz'ora o un'ora ciascuno danno già ottimi risultati.  

I vantaggi per il bambino
Responsabilizzazione del minore, autocontrollo, movimento fisico attraverso un'attività ludica, disciplina, attività all'aria aperta, rispetto e amore del proprio cane, acquisizione di conoscenze di cinofilia...e davvero tanti altri ancora.

Requisiti per iniziare
Per il bambino:  ovviamente deve godere di buona salute come per qualunque altro sport.
Per il cane: un certificato di buona salute rilasciato dal proprio veterinario che conosce la disciplina dell'Agility Dog ed un Formatore in grado di capire qualsiasi disagio del cane anche psicologico oltre che fisico.

I costi
Variano a seconda dei centri ma si aggirano intorno ai 10-15 euro a lezione.

Dove praticare l'Agility Dog
In tutte le regioni d'Italia è possibile trovare dei centri affiliati all'A.I.A. Maggiori informazioni è possible richiederle a info@assagility.it

Io ho assistito a qualche gara di Agility Dog e si riassume tutta in una parola:travolgente! Immagino come sarebbe viverla da madre coinvolta nella gara di mio figlio! Io sugli spalti ad incitare i miei due atleti impegnati a raggiungere il miglior risultato....una corsa "sfrenata" in cui l'uno corre con l'altro!...E non mi preoccuperei del finale,  se non saliranno sul podio...tra i due  atleti ce n'è uno che con una leccatina strapperà comunque un sorriso sul viso dell'altro!.

mercoledì 17 febbraio 2010

L'età giusta per portare il cane a passeggio

Nelle case americane si può trovare alla parete una scatolina che consente di monitorare le uscite di Fido. Si chiama Accuwalker ed è un dispositivo cui viene appeso il guinzaglio: quando il cane viene portato fuori per la passeggiata il programmino ne registra l'uscita segnando l'ora e la durata. In questo modo chi rientra sa da quanto tempo Fido è chiuso in casa e se è necessaria un pò d'aria coinvolgendo così tutti i membri della famiglia nella gestione del cane, come è giusto che sia!. Tuttavia, anche se sarebbe fantastico delegare ai nostri bambini l'onere delle uscite di Fido, dobbiamo tenere in mente che portare il cane a spasso è una grande responsabilità e prima di lasciare che nostro figlio possa farlo bisogna considerare alcuni aspetti importanti:

ETA' DEL BAMBINO
I bambini al di sotto dei 10 anni non dovrebbero mai portare a spasso da soli il proprio cane. Data la giovane età, di fronte ad una difficoltà o un pericolo,  non saprebbero come reagire.  Il bambino deve essere grande abbastanza anche per comprendere che alcuni "incidenti" di percorso possono capitare durante il tragitto ovvero il cane litiga con un suo simile, è "attratto da una cagnetta", vede un gatto o semplicemente fa la popò!. In tutti questi casi il bambino deve sapere cosa fare e sarà nostro compito insegnarlo. 

LA TAGLIA DEL CANE
La misura del cane è un fattore importante, un animale di razza molto grande possiede una forza incontrollabile per un bambino piccolo che ovviamente lo gestirebbe con molta fatica. Probabilmente sarebbe il cane a portare a passeggio il bambino e non il contrario!. Immaginatevi mio figlio che porta a spasso il suo rottweiler...!!! 

USO CORRETTO DEL GUINZAGLIO
Se il nostro bambino ha la giusta maturità per portare a spasso il proprio cane è importante andare per gradi e mostrargli come si conduce Fido al guinzaglio. Gli insegneremo i comandi di base, quale tono di voce usare, come tenere il guinzaglio senza far male al cane e altre cose connesse alla passeggiata. E' una occasione di interazione con nostro figlio ma anche col cane. Appena possibile e in luoghi non frequentati da altri cani o persone, possiamo lasciare il guinzaglio   al bambino che così avrà modo di imparare praticamente.

CANE EDUCATO!
E' molto importante che il nostro cane sappia andare a passeggio senza tirare al guinzaglio o peggio correre senza controllo alla vista di un altro cane o di un gatto. Questo implica un buon addestramento nel quale si apprenderanno anche i comandi giusti per farsi obbedire dal proprio cane. Una volta educato il cane dobbiamo essere certi che dia retta al suo padroncino rispondendo tempestivamente ai suoi comandi. Se ciò non avvenisse probabilmente Fido non rispetta adeguatamente il bambino. In questo caso ci sono solo due cose da fare: aspettare che il bambino sia un pò più grande oppure frequentare un corso di obbedienza in cui  siano coinvolti il cane e vostro figlio. 



mercoledì 10 febbraio 2010

Insegna al tuo bambino a capire il suo cane

I cani, come le persone, vivono sentimenti differenti: gioia, tristezza, noia, voglia di giocare, desiderio di star soli e tanti altri, imparare a riconoscere questi stati d'animo è essenziale per instaurare un buon rapporto col nostro migliore amico e soprattutto evitare gli incidenti. Ecco qualche regola, suggerita dal programma "Be a Tree", da ricordare quando si è in presenza di un cane e da insegnare ai nostri bambini:
  1. Non è mai una buona idea saltare in groppa ad un cane che non si conosce, anche se ci appare amichevole. La regola è che un cane che si avvicina a noi va ignorato sempre restando immobili come un albero!.
  2. Probabilmente hai un cane o conosci quello di qualche amico, se vorrà giocare con te quasi certamente te lo farà capire chiaramente e allo stesso modo farà se vorrà stare solo.
  3. I cani non amano i baci e gli abbracci anche se spesso desiderano essere coccolati, in quel caso si metteranno vicino a te e aspetteranno le tue carezze. 
Di seguito sono mostrate delle immagini in cui lo stesso cane manifesta due espressioni diverse, le parti del corpo che inviano chiari segnali del suo stato d'animo sono indicati da una freccia. Un cane è felice e vuole essere accarezzato quando si avvicina scodinzolando e ansimando a voi. Se l'animale cambia espressione, serra la bocca è bene non avvicinarsi ma aspettare che sia lui a farlo per primo. Ricordiamoci anche di non permettere ai nostri bambini di avvicinarsi a cani al guinzaglio soprattutto se si tratta di animali sconosciuti.







La cosa più importante da osservare è la bocca del cane. Infondo anche noi umani comunichiamo la nostra felicità sorridendo con la bocca. Se Fido ha la bocca aperta con un respiro un pò affannato (il classico "arf arf" dei fumetti per capirci), apparirà felice, quasi sorridente, ciò vuol dire che è rilassato e desidera fare amicizia. 
Se sembra distratto, ansioso e la sua bocca è chiusa allora non desidera alcun contatto con voi, quindi per ora non ha voglia di giocare.


                                
Nell'ultima immagine ecco tutti i segnali che il cane invia per manifestare il suo disagio. Ricordiamo ai nostri bambini che i cani non amano essere abbracciati e baciati, alcuni molto tranquilli possono tollerare queste manifestazioni d'affetto mentre altri reagiscono con tristi conseguenze. Guardate queste immagini, vi sembrano espressioni felici? 



Il programma "Be a tree" è davvero molto interessante, per chi volesse approfondire l'argomento e magari ordinare del materiale informativo potete cliccare qui , il sito originale è ovviamente in inglese.

Trovate che questo post possa essere utile per riconoscere alcuni segnali del vostro cane?      

lunedì 8 febbraio 2010

Programma Be a Tree: insegniamo ai bambini il giusto comportamento se un cane cerca lo scontro

Si sa che la sicurezza quando si parla di cani e bambini è fondamentale. In Gran Bretagna un'associazione no-profit ha sviluppato un percorso di educazione rivolto ai bambini nelle scuole per insegnare loro il linguaggio del cane e come comportarsi in sua presenza. Il programma  si chiama "Be a tree" ovvero "diventa un albero" ed è portato avanti da insegnanti e genitori attraverso supporti didattici studiati da esperti cinofili. 

In Italia purtroppo non esistono ancora iniziative del genere  ma qualcosa si sta muovendo. Anche se la scuola o i comuni non prevedono dei percorsi ad hoc, noi genitori possiamo informarci autonomamente e fornire ai nostri figli gli strumenti di conoscenza utili per comprendere il complesso linguaggio dei cani. 

Immaginiamo che nostro figlio sia al parco sotto casa a giocare con i suoi amici, improvvisamente un cane da lontano corre nella direzione dei bambini, cosa diresti di fare a tuo figlio? Sicuramente non correre il più veloce possibile. Vediamo cosa insegnano gli esperti del programma "Be a tree" e mostriamolo ai nostri figli.


Cosa significa Diventare un albero?



In questa immagine si vede una bambina e alle sue spalle un cane che si allontana. 
Quando un animale che non conosciamo o con cui non abbiamo confidenza ci si avvicina il nostro primo istinto sarebbe scappare invece immaginiamo di diventare un albero. Piantiamo le radici nel terreno e restiamo immobili (prima immagine STOP) abbassiamo le braccia lungo il corpo con le mani una dentro l'altra (seconda immagine) e abbassiamo lo sguardo (terza immagine), il cane come per magia si allontanerà.
Guardate questo video per capire meglio (qui).


Perchè ai cani non piace che io diventi un albero?


I cani trovano gli alberi terribilmente noiosi. Se ti trasformerai in un albero il cane ti annuserà e poi andrà via. Ecco le situazioni in cui dovresti diventare un albero:

  • Un cane che non conosci ti si avvicina (anche se appare amichevole)
  • Hai paura dei cani o in loro presenza ti senti a disagio.
  • Un cane ti insegue
  • Il tuo cane o quello di un amico si comporta in modo troppo vispo o eccitato

In questi casi, una volta che sarai diventato come un albero, inizia a contare tutti i numeri che conosci e poi ricomincia daccapo finchè il cane non si è allontanato o qualcuno è venuto ad aiutarti.

Ricorda che molti cani non spaventano di proposito, semplicemente amano esaminare nuove persone. La maggior parte dei cani rincorre chi scappa e più andrai veloce più lui si divertirà a correrti dietro. Urlare o tirare calci spaventa alcuni cani mentre rende ancora più eccitati altri. Restare tranquillo è il miglior modo di far capire a Fido che non vuoi fargli del male, che non vuoi giocare con lui o minacciarlo. 

Gli esperti del programma inoltre consigliano di non insegnare ai nostri figli a sollevare le mani in alto in presenza di un cane poichè l'animale potrebbe saltare addosso al bambino nell'intento di annusarle e questo cagionerebbe danni maggiori.
Allo stesso modo non è consigliabile voltare le spalle al cane che manifesta l'intenzione di saltarci addosso. Il tentativo di evitare l'animale si tradurrebbe per lui in un gioco con la conseguenza che sarebbe sempre più eccitato dai nostri movimenti e sicuramente finirebbe per mordere. Ecco perchè la migliore reazione è "be a tree" ovvero immobilizzarsi così come mostrato nelle immagini. 

ESERCITATI AD ESSERE UN ALBERO 
Se hai un cane in casa, esercitati con lui in presenza dei tuoi genitori. Quando Fido si avvicina a te, resta fermo mentre i tuoi genitori si terranno pronti a premiarlo appena lui si sarà allontanato. Presto Fido capirà che quando ti trasformi in un albero non hai voglia di giocare con lui. Allo stesso modo potrai fare se durante i vostri giochi lui diventerà un pò troppo vivace!.

Nel prossimo post vedremo come riconoscere il linguaggio del cane per evitare gli incidenti.
Ringrazio il programma Be a tree che mi ha permesso di divulgare i suoi contenuti.






venerdì 5 febbraio 2010

Come avvicinarsi ad un cane: 3 regole da insegnare ai nostri figli

Quando un bambino incontra un cane, che sia di un amico o di un parente, i suoi occhi si illuminano di gioia, sa che quell'ammasso peloso è un eccezionale compagno di giochi e il suo primo istinto potrebbe essere corrergli incontro urlando di felicità!. Il ruolo di noi genitori, anche se non abbiamo un cane in casa, è insegnare ai nostri figli come comportarsi in presenza di un animale e in che modo stabilire un contatto.

3 REGOLE PER AVVICINARE UN CANE

1. Il tono della voce deve essere sempre lieve, sono da evitare urletti, voci stridule ed acute

2. Ci si avvicina procedendo nella direzione del cane frontalmente e con la testa leggermente piegata di lato o ancora meglio ci si avvicina al suo fianco evitando di fissarlo direttamente negli occhi. Mai comparire silenziosamente alle sue spalle ne correre verso di lui.
L'ideale è che il cane sia al centro della stanza (se il luogo è chiuso) ad ogni modo è preferibile non avvicinare un animale quando è in un angolo e non ha vie di fuga. Mai avvicinare un cane che sta dormendo o mangiando.

3. Il cane deve annusare per conoscere l'odore del bambino che per lui potrebbe essere nuovo. E' buona norma allora aspettare che sia il cane a stabilire il primo contatto e permettere che lo annusi ben benino.

L'amicizia tra i due non tarderà ad arrivare ma è importante che il bambino conosca il modo di interagire col cane.

Sono da evitare le forme eccessive d'affetto, quelle che diventano molestie  per l'animale, mio figlio è un maestro, si passa dalle coccole alle tirate di orecchie e coda, fino agli abbracci che tolgono il respiro! Spieghiamo quindi al nostro bambino che il cane non è un giocattolo e che va trattato con gentilezza. 
Le carezze ad un cane andrebbero riservate alla schiena dell'animale poi quando si entrerà in confidenza anche sulla testa. Non si dovrebbe mai permettere ad un bambino di chinarsi faccia a faccia con un cane. Io questo non lo consento neanche a mio figlio benchè il nostro cane l'abbia visto nascere. Un qualunque gesto o un urlo improvviso del bambino potrebbero stimolare una reazione nel cane con conseguenze ovviamente terribili!.

Infine spieghiamo che quando un cane si allontana non serve trattenerlo, al contrario bisogna rispettare la sua volontà di stare un pò per conto suo, quando vorrà giocare ancora si avvicinerà con intenzioni inequivocabili. 

giovedì 4 febbraio 2010

La cena per due: considerazione poco seria delle cattive abitudini alimentari se in casa c'è un cane


Ogni sera l'appuntamento con la cena si trasforma in un campo di battaglia! L'immagine è quella di una trincea in cui all'interno il soldato striscia silenzioso verso il nemico!.  Il nostro Alì conosce bene la regola che quando siamo seduti a tavola deve starne lontano eppure ogni volta striscia silenzioso fin sotto di essa consapevole che qualcosa scappa sempre, soprattutto se a tavola è seduto il piccolo principe!. Il legame tra i due è diventato tale che lo gnomo ribelle e il peloso vivono anche la simbiosi del cibo. Il divieto di condividere i pasti è però noto ad entrambi, anche se ovviamente Alì non cederebbe mai le sue crocchette al fratello umano!. Nonostante questo lo gnomo è solito nascondere tra le mani leccornie per il gigante buono che se ne appropria dolcemente allungando la sua lingua dagli inferi del tavolo. Non ti accorgeresti di nulla se il cane non gli solleticasse le manine facendolo ridere singhiozzando. Il percorso di apprendimento è molto lungo ed entrambi faticano a comprendere il significato dei nostri divieti ma noi siamo tenaci e certo un giorno riusciremo nell'impresa oppure Alì si trasformerà come il cane del video che ho allegato a questo post. Buona cena!.



martedì 2 febbraio 2010

Come insegnare a Fido a non leccare il tuo bambino

Confesso che il fatto che il mio "piccolo cagnolino" leccasse il viso o le mani di mio figlio mi ha sempre lasciata abbastanza indifferente e mi diverte osservare gli sguardi "inorriditi" di amici e parenti quando questo accade. I limiti comunque vanno imposti affinché il gesto "affettuoso" resti  un bacio rubato e non diventi una molestia!.
Per insegnare al nostro cane a non leccare il pupo sono essenziali due comandi:

- Seduto
Il vostro cane dovrà associare l'atto di sedersi con qualcosa di positivo, perciò prendete un bocconcino, mostratelo al cane e portatelo in avanti al di sopra della sua testa. Allo stesso tempo pronunciate lentamente la parola "seduto". Quando il cane seguirà il cibo con lo sguardo piegherà il collo all'indietro e tutto il suo corpo si sbilancerà all'indietro. Finirà quindi per sedersi. Lodatelo, accarezzategli la testa e naturalmente dategli il bocconcino dalla vostra mano. Fatelo appena il sedere tocca terra...
Tratto da "Parla con il tuo cane" Jan Fennel Edizioni TEA
- No
complice il fatto di ripeterla spesso è forse la prima parola che il cucciolo apprende, ad ogni modo, per rinforzare il comando può tornare utile un semplice esercizio: mettiamo un pò di cibo sul tavolo dove il cane possa facilmente arrivare col muso, tenendolo al guinzaglio, avviciniamoci al tavolo, quando proverà a prendere il cibo, tratteniamolo gentilmente dicendogli NO. Appena il cane si allontana dal cibo, premiamolo con carezze e bocconcino. L'esercizio andrebbe ripetuto più volte. Può essere fatto anche con dei giochi che il cane ama particolarmente (una pallina).

Appresi questi due comandi  il gioco è fatto: appena tenterà di leccare il bimbo sara sufficiente dirgli di no e metterlo seduto, quando interrompe l'azione sgradita ricordiamoci di premiarlo. Fido non va ovviamente mai punito,  infondo sta solo manifestando il suo affetto, instaurando un legame o semplicemente assaporando il biscottino che il pupo ha appena finito di mangiare!

Il tuo cane come si comporta col tuo bambino?

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lunedì 1 febbraio 2010

Educazione del cucciolo di cane VS educazione del cucciolo d'uomo

Da due anni e mezzo sono "mamma a tempo pieno" e posso finalmente ammetterlo: educare un cucciolo di cane è molto più semplice che educare un figlio. Pensavo che il fatto di avere la parola e comprendere il nostro linguaggio potesse realmente semplificare le cose in realtà ho capito che a volte non basta.

Ecco una lista dei comandi elementari che il cucciolo di cane dotato di una intelligenza media apprende in circa un mese, al fianco le mie personali percentuali di successo:

Bisognini fuori casa - 100% TEMPO 3 settimane
Ammesse poche pipì sul pavimento nei primi giorni nella nuova casa. Importante togliere i tappeti. Mai picchiare il cane perchè gli è scappata dove non doveva, piuttosto premiarlo quando la fa fuori casa.

Condotta al guinzaglio - 90% TEMPO due mesi
Si impara molto presto, il cucciolo ama andare a passeggio col padrone. All'inizio tirerà un pochino ma poi le cose andranno sempre meglio. Quando tira cambiare strada improvvisamente per fargli capire che siamo noi a decidere qual è il percorso.

Nanna nel proprio lettino - 100% TEMPO una settimana
Non si dorme sul letto, non si sale sui divani. Questa regola è soggettiva, alcuni amano condividere i propri spazi di relax col proprio cane, io no. Questa regola è stata da subito appresa e rispettata. Ogni volta salterellava sul divano lo invitavo a scendere gentilmente e lo premiavo!.

Comando VIENI - 100% TEMPO un giorno
Punto dolente, mai parola è stata più importante, la sua comprensione ci toglie spesso dai pasticci!. Si insegna in mezz'ora con l'ausilio di un buon bocconcino.

Comando SEDUTO E RESTA - 80% TEMPO tre giorni
Bello da sentire, fantastico da vedere. Anche questi comandi sono di facile apprendimento, in un 'ora il mio cucciolo ha capito come doveva sedersi e nei giorni seguenti abbiamo aggiunto anche il "resta" col quale lo lasci lì seduto buono buono mentre il pavimento è ad asciugare!

Di seguito riporto i comandi impartiti ad un bambino di due anni e relativa percentuale di successo su stima familiare!

Via il pannolino 
Si inizia con i primi tentativi intorno ai 18 mesi per proseguire se è maschio anche oltre i due anni! Alcuni "esemplari" giungono con orgoglio ai tre anni. Frequenti "atti impuri" sul pavimento e sui tappeti!.Percentuale di successo 40%

Nanna nel proprio lettino
Si trasferisce il pupo nella propria stanza intorno l'anno ma le variabili che incidono sono molteplici:  primo figlio, colichette, rigurgiti ecc... Intorno ai due anni il piccolo probabilmente dormirà in un lettino singolo con sponda di sicurezza, "scavalcabile" la notte per migrare nel lettone materno in orari diversi. I tentativi di educazione al lettino potrebbero durare molto a lungo. Percentuale di successo 50%

Vieni QUI!
Molti bambini manifestano difficoltà a riconoscere queste parole soprattutto se, con manovre di convincimento, sono riusciti a farsi mettere giù dal carrello della spesa in un affollato centro commerciale. Spesso fuggono velocemente e la lunghezza delle loro gambe non è un indicatore di velocità!. Tempo stimato di apprendimento della parola "Vieni qui!" diversi anni!. Percentuale di successo 15%

Resta seduto!
Come dire "non muoverti, aspetta, stai fermo un attimo, ascolta, ecc"...Inutile commentare credo che i genitori che possano vantarsi di essere riusciti ad insegnare queste parole e vederle messe in pratica per più di 5 minuti si contino sulle dita di una mano!. Percentuale di successo: 5%

Conclusioni:
Prima di avere un figlio vi consiglio di prendere un cane, capirete quanto è semplice la natura del Canis lupus familiaris e quanto sia complessa quella dell' Homo sapiens sapiens!.

E voi? Quali sono le vostre percentuali di successo?